Segnaletica Stradale: guida ai Segnali di Prescrizione
Con questo articolo vogliamo continuare la rassegna già iniziata qui su AutooMag quando abbiamo discusso dei Segnali di Obbligo.
Anche in questo caso, tutti noi abbiamo studiato per l’esame della patente i segnali di Prescrizione, tuttavia un ripasso è sempre utile per mantenersi “sul pezzo” ed essere sempre pronti, così da evitare spiacevoli inconvenienti come multe (che possono anche essere parecchio salate) o peggio ancora incidenti.
Consci del fatto che viaggiare consapevoli significhi viaggiare sicuri, vi proponiamo innanzitutto la legislatura in merito ai segnali di Prescrizione.
divieto di sosta
La legislatura in merito ai segnali di Prescrizione
Il Codice della Strada ci dice, all’articolo 38, che la priorità dei segnali di prescrizione è così composta:
- Segnalazioni degli agenti;
- Segnalazioni dei semafori;
- Segnali verticali;
- Segnali orizzontali.
Il Codice ci dice inoltre che i segnali di prescrizione si suddividono inoltre in:
- Segnali di precedenza,
- Segnali di divieto,
- Segnali d’obbligo
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In particolare, il Codice della Strada al punto 5 dell’articolo sopra menzionato ci dice quanto segue:
“Nel regolamento sono stabiliti, per ciascun gruppo, i singoli segnali, i dispositivi o i mezzi segnaletici, nonchè la loro denominazione, il significato, i tipi, le caratteristiche tecniche (forma, dimensioni, colori, materiali, rifrangenza, illuminazione), le modalità di tracciamento apposizione ed applicazione (distanze ed altezze), le norme tecniche di impiego, i casi di obbligatorietà.
Sono, inoltre, indicate le figure di ogni singolo segnale e le rispettive didascalie costituiscono esplicazione del significato anche ai fini del comportamento dell’utente della strada.
Cartello posto di blocco
I segnali sono, comunque, collocati in modo da non costituire ostacolo o impedimento alla circolazione delle persone invalide”.
Andiamo dunque insieme a scoprirli!
Il significato dei segnali di Prescrizione
Il significato di segnali di Prescrizione è quello di una norma, ovverosia una disposizione stabilita dall’autorità competente.
Questa tipologia di cartelli stradali gode di una validità insindacabile, quindi devono essere rispettati tassativamente e alla lettera, senza alcuna possibilità di interpretazione.
Segnali stradali
Rientrano quindi in questa particolare categoria tutti i segnali che danno dei veri e propri ordini agli utenti della strada.
Non vanno confusi con i segnali di Indicazione, che al contrario dei segnali di Prescrizione non forniscono un comando da seguire ma forniscono delle informazioni.
Altra particolare distinzione, i segnali di Indicazione possono essere di vari colori mentre in genere quelli di Prescrizione si vestono di rosso, bianco o blu.
L’ordine di priorità che abbiamo visto poco sopra è estremamente importante, in quanto si tratta di un ordine gerarchico da seguire in modo scrupoloso.
indicazioni della Polizia Stradale
Bisogna quindi prenderne consapevolezza e averne familiarità, in modo da non commettere errori.
Le indicazioni della Polizia Stradale o dei Vigili hanno l’assoluta priorità, dopo di essi vengono i semafori, e poi in coda si attestano i comandi che sono impartiti dai segnali verticali e in ultimo quelli impartiti dalla segnaletica orizzontale.
Per fare chiarezza su questi ultimi due elementi, i segnali verticali sono quelli installati sulla apposita paleria, come il segnale di STOP o il cartello che obbliga a dare la precedenza.
La segnaletica orizzontale invece si compone di quei segnali posti sul manto stradale, come ad esempio le strisce blu che indicano la presenza di posteggi a pagamento o ancora le strisce pedonali.
I segnali della Polizia possono però sovrascrivere, come abbiamo detto, qualunque altro segnale: è totalmente possibile quindi che un Vigile ci intimi di passare con il semaforo rosso, e in questo caso non si tratta ovviamente, come abbiamo visto, di una infrazione del Codice della Strada.
Abbiamo detto che i segnali di Prescrizione si dividono in tre gruppi: andiamo ad approfondirli insieme.
I segnali di Divieto
I primi segnali di cui andremo a parlare sono i segnali di divieto: salvo alcune eccezioni, si configurano in forma rotonda con il bordo rosso.
Fanno parte di questo gruppo un numero notevole di segnali stradali, tra cui uno dei più visibili è quello del divieto di transito, che spesso riporta con segnaletica aggiuntiva anche gli orari in cui questo divieto risulta valido.
Una sua particolare declinazione è quella del divieto di transito per autotreni e autoarticolati, il quale indica appunto che la circolazione è vietata a questi mezzi.
Divieto di sorpasso
E’ interessante notare come alcune volte esso si accoppi ad un segnale integrativo che indica i limiti di peso, consentendo quindi il transito ai mezzi che siano meno pesanti di quanto riportato sul segnale.
Uno dei segnali più incontrati nelle nostre città è poi quello del senso vietato, contraddistinto da sfondo rosso e barra bianca al centro, e che indica che stiamo approcciando una zona “contromano” come si suole dire.
Sempre in città e fuori è possibile incontrare il segnale di divieto di transito ai pedoni, con cui si impone il divieto di circolare a piedi nel tratto successivo al segnale stesso.
Sulle strade extraurbane è invece molto facile imbattersi nel segnale di divieto di sorpasso, valido per tutti i veicoli a motore, che è sempre accompagnato dal cartello di fine del divieto di sorpasso.
Simile a questo segnale vi è quello che impone il divieto di sorpasso per gli autocarri oltre le 3,5 tonnellate, in cui il divieto è valido solo per i mezzi pesanti mentre veicoli più leggeri possono superare.
In questa categoria di segnali si trova anche quello di limite massimo di velocità, al quale segue quello che indica la fine del limite di velocità caratterizzato da un colore bianco e una barra nera obliqua.
Segnali di prescrizioni: segnali di divieto
E’ anche importante saper riconoscere il segnale di divieto di sosta e di divieto di fermata: il primo non consente di lasciare il veicolo e allontanarsi, ed è rappresentato da un cartello rotondo con bordo rosso, sfondo blu e una barra obliqua rossa.
Il divieto di fermata non permette la sosta temporanea, neanche per far salire a bordo un passeggero o altresì farlo scendere, ed è facilmente identificabile perché presenta due barre rosse invece di una come avviene per il segnale di divieto di sosta.
I segnali di Obbligo
Abbiamo trattato dei segnali di Obbligo in un precedente articolo su AutooMag: vi rimandiamo ad esso per una panoramica dei segnali più importanti in questa categoria.
I segnali di Precedenza
Si tratta di segnali molto importanti perché regolano il flusso del traffico nelle nostre città.
Ci fanno sapere infatti quale sia il corretto ordine di transito dei veicoli presso un incrocio.
segnali di precedenza
Un chiaro esempio è quello del cartello di STOP, che intima l’alt a tutti i veicoli in arrivo a un incrocio.
Cartello simile per funzione, ma con una sottile seppur fondamentale differenza è quello di dare la precedenza, un triangolo dal bordo rosso rovesciato.
La differenza è che si può non fermarsi completamente se l’incrocio è libero al contrario del segnale di STOP che impone la fermata e la ripartenza anche ad incrocio libero.
segnaletica orizzontale segnale di stop
E’ fondamentale osservare l’eventuale presenza di una freccia diritta all’interno del cartello di attenzione (un triangolo a punta in su), con una o due diramazioni ai lati: ciò ci indica che stiamo viaggiando su una strada a nostra precedenza ma che dobbiamo fare attenzione alla possibile immissione di veicoli da una o più strade laterali.
Altro cartello fondamentale è quello tondo con due frecce, una rossa e una nera, si tratta del cartello dei sensi unici alternati.
La freccia nera indica il lato con precedenza.
cartelli stradali
Abbiamo visto una panoramica corposa sui segnali stradali: viaggiare informati è il primo step per garantire la sicurezza propria e degli altri utenti della strada.
Un altro step è sapere cosa si sta guidando, e per questo vi rimandiamo al catalogo delle nostre auto usate sui veicoli usati tutti certificati con più di 200 controlli.
Un mezzo sicuro è un mezzo che garantisce sicurezza!
