Hongqi S9, in arrivo la nuova hypercar cinoamericana che punta tutto sulla Motorvalley
E’ stata presentata al grande pubblico in veste ufficiale durante la Design Week che si è tenuta dal 5 al 10 settembre.
Un palcoscenico tutto italiano per il debutto di questa hypercar di progettazione statunitense, costruita grazie a fondi di investimento cinesi.
E il nostro paese non è solo il trampolino di lancio, perché a Reggio Emilia verrà costruita, nel nuovo impianto produttivo della Silk-FAW.
La cinese Faw aveva infatti già siglato un accordo con la statunitense Silk EV, società specializzata in progettazione e design di auto elettriche di lusso e di nicchia.
Hongqi S9 prodotta in Italia
L’intento dichiarato? Quello di "combinare un'esperienza di guida emozionante e unica, sostenibile, con l’utilizzo di tecnologia all’avanguardia, un ecosistema globale di partner e fornitori di primissimo livello, materiali innovativi, per una driver experience del tutto nuova, in cui la persona è al centro dello sviluppo della vettura e connettività e digitalizzazione al suo servizio
Proprio per la produzione di vetture elettriche ed ibride plug-in di alta gamma era stata decisa la joint venture tra questi due colossi.
Un’alleanza, quella tra Cina e Stati Uniti, che può apparire strana ad alcuni, ma quando si hanno determinazione, coraggio e spirito di iniziativa sappiamo che possono nascere grandi cose, come la Hongqi S9.
Macchina che verrà prodotta interamente in Italia, come da progetto originale di Silk-FAW, che aveva individuato nel nostro Paese il preferito all’interno dell’Unione Europea per le attività di Ricerca e Sviluppo, Design e Produzione.
La Motor Valley come protagonista
Il distretto tra Modena e Bologna, famoso per la capillare presenza di costruttori di auto del calibro di Ferrari, Lamborghini e Maserati, per questo ribattezzato “Motor Valley”, era già nel mirino di Silk-FAW a joint venture appena creata.
E’ Reggio Emilia la città scelta dal colosso cinoamericano, giudicata ideale nel suo Nord, all’interno dell’area di Gavassa.
Dobbiamo ricordare che la città di Reggio Emilia non fa strettamente parte della Motor Valley, ma il concetto di Valle dei Motori si è ampliato e modificato nel tempo, travalicando confini geografici e storici, arrivando a includere l’ìntera Emilia Romagna.
MotorValley Emilia Romagna
Grazie alle sue tante realtà nel mondo delle quattro e due ruote: basti pensare a Dallara, situata nel Parmense, azienda che tra l’altro collaborerà allo sviluppo dei telai e della aerodinamica delle Hongqi.
Reggio Emilia, grazie alla sua posizione geografica centrale e al suo know-how nei campi della meccatronica e della robotica, ha così sbaragliato la competizione di diverse altre zone che in un primo momento erano state prese in considerazione, come l’ex fabbrica della Bugatti situata a Campogalliano, in provincia di Modena.
Hongqi S9 Hybrid Supercar fiancata
Proprio nella frazione di Gavassa, dicevamo, è stata individuata da parte di Silk-FAW un’area di 320 mila metri quadri per poter costruire sia la fabbrica che il centro di ricerca.
Gli investimenti quantificati superano il miliardo di euro, rendendo quantomai importante l’afflusso di capitali portati in Italia dalla joint-venture.
Hongqi S9: arriva una belva di potenza
E’ questo che abbiamo visto insieme il preludio all’arrivo sul campo dell’auto di serie più potente mai costruita in Cina: la Hongqi S9, con tutta la brutale potenza dei suoi 1400 cavalli.
A battere sotto la scocca della vettura vi è infatti, stando a quanto trapelato da un concept presentato al Salone di Francoforte nel 2019, un motore termico V8 sovralimentato a benzina da 4.0 litri e 920 cavalli, affiancato da tre motori elettrici che fanno il resto, erogando 530 cavalli.
Progetto per l'impianto Silk FAW
Grazie a questo powertrain unico nel suo genere, la Hongqi S9 può raggiungere e perfino superare i 400 chilometri all’ora di velocità massima, bruciando lo scatto da zero a cento in meno di due secondi.
Cifre da capogiro, che ci ricordano come ormai la potenza nel settore automotive, grazie all’elettrificazione, stia diventando uno standard.
Certo vetture del genere sono appannaggio di pochissimi fortunati, con un prezzo di attacco superiore a 1,5 milioni di euro, ma ci permettono di sognare in un roseo futuro per il mondo dell’auto.
Chi ha detto che l’elettrico è noioso si deve ricredere, perché qui rappresenta la chiave di volta per l’accesso a prestazioni incredibili.
A lavorare su questa pazzesca hypercar vi sono anche tre italiani dalla grande storia nel settore automotive: Walter De Silva ne firma infatti il design, dopo una brillante carriera nell’allora FIAT e nel gruppo Volkswagen.
Vi sono poi Amedeo Felisa e Roberto Fedeli a bordo del team, due ex manager provenienti da Ferrari.
Una squadra dal pedigree importantissimo quindi, e d’altronde l’obiettivo dichiarato è quello di fare meglio di Ferrari, Porsche e McLaren.
Hongqi S9 Hybrid dettagli fanale
Si attende solo il record sul Nurburgring, l’inferno verde, per poterla decretare auto di serie più veloce del mondo.
Record che al momento è detenuto dalla Porsche 911 GT RS MR Hybrid Evo, con 6 minuti e 40 secondi per percorrere il tratto di 20 km della “pista vecchia”.
Già poter girare sul Nurburgring è un sogno, farlo a queste velocità deve essere una sensazione impagabile.
La Hongqi S9 verrà prodotta a partire dal 2022 secondo i piani, e verrà commercializzata in tiratura limitata di 99 esemplari nel corso del 2023.
Hongqi S9 Hybrid cofano
Nulla ancora è stato rilasciato purtroppo per quanto riguarda gli interni, anche se dalle parole di De Silva possiamo aspettarci un design sportivo e orientato al pilota, con ampio uso della fibra di carbonio a coronare il tutto.
Per quanto riguarda l’esterno, troviamo invece un frontale cattivissimo, con enormi spoiler e parafanghi.
La linea è sinuosa al massimo, per ottenere il più basso coefficiente aerodinamico possibile.
Hongqi S9, in arrivo la nuova hypercar
Si prosegue fino alla zona posteriore dove arriva un alettone a dominare la scena, posto sopra un diffusore sovradimensionato, con i tubi di scarico incorporati.
Cattivissima ed elegante, la S9 non manca di stupire anche per il suo design.
Abbiamo visto insieme come da joint-venture di ampi orizzonti possano nascere veri e propri sogni a quattro ruote.
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