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25/05/2021

Aznom tenta il colpo grosso: nasce Palladium

L’Hyper-limousine degli artigiani monzesi è pronta a sfondare nei mercati americano, russo, cinese e mediorientale. Prezzo? Più di 700.000€
Aznom tenta il colpo grosso: nasce Palladium

Partiamo dalle basi: Aznom è una azienda italiana con sede a Monza e ad essa molto legata: il nome stesso non è altro che quello della città brianzola letto al contrario.

È nata nel 2007 ed è ora guidata da Matteo Bertanelli e Michele Di Monte. Si tratta di un’azienda specializzata nella lavorazione artigianale di vetture personalizzate secondo i gusti del cliente che prevede la costruzione di esemplari che sono unici al mondo, come nel caso della SvS Codatronca e della SerpaS. E qui sta il segreto del loro successo.

Con la Palladium, Aznom vuole crescere e così ha sfornato una hyper-limousine da oltre 700.000€. A vederla sembra uno strano incrocio tra un SUV e una berlina di lusso, ed è esattamente ciò che questa vettura vuole essere. La Aznom Palladium verrà prodotta in 10 – 12 esemplari destinati ai mercati americano, russo, cinese e mediorientale.

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La vettura sfrutta la base tecnica del Dodge RAM 1.500 ed è stata disegnata dallo Studio Carnal di Torino. Una collaborazione sull’asse Monza-Torino ben riuscita quindi!

L’ispirazione

Viene da chiedersi da cosa derivi l’ispirazione per una vettura così stravolgente, ed è Aznom stessa a dichiararlo: arriva infatti dal Rinascimento, periodo più che florido per il genio italiano.

Anche la scelta del nome della vettura non è casuale: richiama infatti quello di Andrea Palladio, pseudonimo di Andrea di Pietro della Gondola, un architetto del XVI secolo che ha ridefinito la misura del lusso e l’eleganza stilistica in Italia.

Aznom Codatronca SvS

Aznom Codatronca SvS

Un'eredità importante da tramandare, ma la Palladium mantiene le promesse di auto fuori dagli schemi, unica, elegante e alla portata di pochi: uno status symbol ma anche un pezzo d’arte su quattro ruote. Ma se pensate che lusso voglia dire poche prestazioni, beh, vi annunciamo che non è proprio così.

A spingerla un motore bestiale

La Aznom Palladium deriva dalla Atulux del 2018, un progetto per una vettura a tre volumi sempre costruita su base del RAM 1500.

Con Palladium però si fa un grosso passo in avanti anche dal punto di vista della motorizzazione e quindi delle prestazioni. A spingerla c’è un V8 a benzina da 5.7 litri elaborato con l’installazione di un kit biturbo studiato da Monza Garage, che porta la potenza del propulsore a quota 710 cavalli e 950 Nm di coppia disponibili.

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Il motore è abbinato alla trasmissione automatica dotata inoltre di marce ridotte nonché, ovviamente, della trazione integrale che è inseribile, mentre di standard la vettura si regola sull’erogazione della potenza all’asse posteriore.

Questo vuol dire che, nonostante i suoi ingombri e il suo peso che fa segnare 2.621 Kg sull’ago della bilancia, la vettura può scattare da 0 a 100 in soli 4,5 secondi, mentre la velocità massima è autolimitata a 210 km/h – peccato, perché sarebbe bello vedere il propulsore esprimere tutto il suo carattere brutale.

Ad occuparsi dell’impianto frenante ci pensa Brembo, con dischi anteriori da 408 mm dotati di pinze a sei pistoncini e dischi posteriori da 380 mm. La scelta ha imposto di adottare cerchi da 22 pollici, gommati 285/45: colossali nel vero senso del termine.

Come è fuori?

Aznom Palladium ha misure importanti: parliamo di 596 centimetri di lunghezza, 209 centimetri di larghezza e 197 centimetri di altezza. Dotata di un passo di 367 centimetri, si avvicina a quello di una limousine: insomma una delle vetture più ingombranti presenti al momento sul mercato.

Esternamente, la matita dei disegnatori di Torino non si è fatta mancare nulla: le forme sono imponenti, anche grazie alle dimensioni delle ruote, ma lo stile è fluido, con la mascherina che spicca per le dimensioni e per gli elementi LED incastonati verticalmente nella struttura.

Una firma luminosa unica al mondo e frutto di un progetto tutto italiano. Le linee restano piacevoli e dinamiche, oltre che molto eleganti, fino al posteriore che ha un piglio più sportivo.

Il lavoro fatto dai designer è lodevole soprattutto vista la stazza della Palladium, che riesce ad apparire imponente sì, ma non sgraziata, anzi.

Per ottenere il risultato desiderato sono stati inseriti elementi in grado di spezzare le superfici della carrozzeria: uno di questi è definito da Aznom stessa un “vezzo nobiliare”. Parliamo dell’horizon window, un piccolo cristallo posto sui montanti posteriori.

Gli interni di Aznom Palladium: tra tecnologia e lusso

Gli interni della Palladium sono un altro suo punto di forza: d’altronde è qui che gli occupanti trascorreranno il tempo ed ecco dunque troviamo materiali di altissimo livello e una progettazione maniacale.

I quattro passeggeri (conducente incluso) viaggiano con ampio spazio e su sedili lavorati in Pelle Foglizzo che tappezza anche tutto l’abitacolo. Al lusso, si è detto, non si è posto limite.

Nella zona posteriore si trova un vero e proprio divano con due tablet Surface X Pro (per un massimo comfort ed efficienza nel lavoro), un cronografo realizzato in oro e – indovinate un po’ – palladio, c’è un vano refrigerato a scomparsa e un sistema di climatizzazione dedicato.

I pannelli portiera riportano in digitale le principali info di bordo e permettono di interagire con la vettura in diversi modi.

La sicurezza è affidata agli ADAS di ultima generazione. Non manca nemmeno l’ombrello, come su ogni vettura di lusso che si rispetti.

Troviamo tutte le misure per il comfort di bordo, come gli ammortizzatori FRD (Frequency Response Damping) che aprono e chiudono elettronicamente le proprie valvole a seconda delle necessità e dal terreno.

La Aznom garantisce che con questo sistema si possono affrontare percorsi degni del migliore fuoristrada, nel massimo comfort. Ci sono anche quattro modalità di assetto, che vanno a influire inoltre sulla altezza da terra della Palladium.

Siamo di fronte ad una vettura esagerata in tutto e davvero per pochissimi, anche perché il numero ridotto di esemplari prodotti la posiziona di diritto nell’Olimpo delle Inarrivabili.

Una vettura tutta da ammirare insomma, a meno che non si sia sceicchi o ricchi petrolieri.

Aznom SerpaS

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