Come si legge il libretto di circolazione
Tutti i possessori di auto sono familiari, almeno per conoscenza, con il cosiddetto libretto o come andrebbe più correttamente chiamato la “Carta di circolazione”.
La denominazione “libretto” è infatti andata in disuso già prima dell’entrata in vigore del Codice della Strada (entrata avvenuta nel 1992).
A tutti ad un controllo della polizia è però capitato di sentire l’ormai iconica frase “patente e libretto”.
Patente e libretto
Comunque lo si voglia chiamare, si tratta di un documento fondamentale e saperlo leggere è importante, poiché esso ci fornisce tutte le informazioni necessarie sul nostro veicolo.
Andiamo quindi insieme alla scoperta dei quattro quadranti in cui si divide la carta di circolazione, nonché delle sigle su essa riportate.
Quattro quadranti, un solo documento: scopriamo il primo quadrante
I quattro quadranti del libretto mostrano svariate informazioni sul veicolo a cui esso è legato, e lo stesso risulta stampato su un particolare foglio di carta che ne rende difficile se non impossibile l’alterazione o la falsificazione.
La carta di circolazione riporta informazioni sia sul davanti che sul retro, informazioni che sono contrassegnate da lettere alfabetiche.
Nel primo quadrante, in alto a sinistra, si trovano informazioni come il numero di immatricolazione del veicolo (e quindi il numero del libretto stesso).
Carta circolazione
Seguono poi, con la lettera A la targa del veicolo, successivamente alle lettere B e C si trovano i dati del proprietario e dell’eventuale intestatario - che possono anche non essere coincidenti - o del comproprietario (dati quali il cognome, il nome, la data di nascita e il luogo della stessa, l’indirizzo di residenza e il codice fiscale).
Le eventuali sottocategorie sono indicate mediante un punto e un numero crescente (come C.1, C.2, ecc).
Il secondo quadrante: i dati del veicolo
Nel secondo quadrante, localizzato in alto a destra:
- Lettera D i dati tecnici del veicolo: marca e modello (è possibile anche la presenza di un codice alfanumerico per distinguere meglio i veicoli che hanno avuto diverse serie di produzione).
- Lettera E indica il numero di telaio del veicolo, dato fondamentale per il riconoscimento dello stesso -sia nei vari service, sia in caso di smarrimento o furto delle targhe).
- Lettera F si indicano i limiti della massa trasportabile nelle disparate condizioni di carico.
Spiegazione carta di circolazione
- Lettera I indicata la data di immatricolazione
- Lettera J riporta la destinazione d’uso del veicolo (ad esempio, autovettura per trasporto persone - uso proprio).
- Lettera K ci riporta una sigla alfanumerica che va a rappresentare il numero di omologazione del veicolo.
- Lettera N sono indicati il numero degli assi, che per una autovettura normale sarà di due.
- Lettera O riporta i limiti di massa trasportabile.
- Lettera P è particolarmente interessante perchè riporta, insieme alle sue sottocategorie, i dati relativi al motore: quelli più importanti sono la cilindrata, la potenza espressa in kW (dato fondamentale per capire ad esempio se una vettura è adatta alla guida da parte di neopatentati),il tipo di alimentazione - come benzina o gasolio - e il codice di identificazione del motore.Per i soli motocicli,
- Lettera Q viene indicato il rapporto tra la potenza e la massa.
- Lettera S viene invece indicato il numero di posti a sedere (ed eventualmente il numero di posti in piedi) massimi di cui dispone il veicolo.
- Lettera U troviamo poi, espresso in decibel, il livello di rumorosità del motore.
- Lettera V è anche essa interessante, soprattutto di questi tempi, perché indica tutte le informazioni relative all’inquinamento (come ad esempio la CO2 emessa, il particolato, ecc).
- Lettera W indica la capacità del serbatoio, espressa in litri.
I quadranti in basso: ulteriori dettagli
Passando ora ai quadranti siti nella parte inferiore, in quello di sinistra vengono indicati la casa produttrice del veicolo,
la sua lunghezza e larghezza, il rapporto tra la potenza e la tara (anche questo fondamentale per identificare un automezzo guidabile da neopatentati),
il tipo di cambio montato e le misure omologate degli pneumatici (e quindi quali gomme si possono montare, interessante se si vuole cambiare cerchioni o usare dei cerchi più piccoli per le gomme invernali).
Libretto di circolazione
Viene poi anche indicata la direttiva antinquinamento che il veicolo rispetta, la massa a vuoto, il limite massimo di peso con al traino un rimorchio e il consumo di carburante.
L’ultimo quadrante del libretto viene generalmente lasciato vuoto a meno che non serva riportare dati aggiuntivi.
La parte posteriore del libretto: importante come il fronte
La parte posteriore del libretto ci è particolarmente utile e comoda, perchè nel primo quadrante a sinistra viene riportata una vera e propria legenda delle lettere che vi abbiamo illustrato finora, così da poter essere di facile e veloce consultazione.
Il secondo quadrante è relativo alla revisione del veicolo: qui vanno infatti appiccicati i talloncini rilasciati da una officina autorizzata in caso di esito positivo della revisione periodica.
Ricordiamo che tale revisione per i comuni veicoli di nuova immatricolazione va effettuata la prima volta dopo 4 anni, e a seguire a intervalli di scadenza di due anni.
I due quadranti inferiori del retro sono poi generalmente vuoti, e riportavano i tagliandi adesivi caduti ora i disuso che rendevano noto un avvenuto passaggio di proprietà, ora peò il libretto viene ristampato ad ogni cambio di proprietario.
Come visto finora, la carta di circolazione è un documento fondamentale.
Il suo smarrimento, il furto o la distruzione comporta la necessità di una denuncia entro 48 ore agli organi di polizia competente,
che provvederà a effettuare un duplicato provvisorio in attesa della spedizione di quello definitivo, spedizione che se risultasse non fattibile comporterà una necessaria azione del soggetto, cioè il recarsi all’Ufficio della Motorizzazione Civile.
Un documento importantissimo sul quale speriamo di avervi aiutato a gettare luce!