Cosa sono le Auto Mild Hybrid? Caratteristiche, vantaggi e modelli sul Mercato
Recentemente, troviamo nei listini delle Case automobilistiche delle nuove versioni dette Mild Hybrid, sono una evoluzione delle ibride pure.
Tutto parte dal tentativo di ridurre i consumi ed emissioni delle vetture col minor costo di produzione possibile per non impattare eccessivamente sui prezzi delle auto che avrebbero la conseguenza di allontanare i consumatori dai nuovi modelli più ecologici.
Di fatto, pur prendendo in prestito la parola ibrida dalle colleghe ibride vere, queste vetture utilizzano un sistema ibrido in forma ridotta.
Vediamo di cosa si tratta e qualche esempio per capire meglio l’entità, l’impatto di questi nuovi sistemi e gli effetti che producono su guida, consumi ed emissioni.
Il confronto è ora Full-Hybrid vs Mild Hybrid.
Full-Hybrid e Mild Hybrid a confronto
Sistema mild-hybrid Land Rover Discovery Sport
Il principio di funzionamento di una vettura Full-Hybrid, o Ibrida, è che coesistono due tipologie di motori, quello endotermico e quello (o quelli) elettrico sulla vettura al fine di ridurre emissioni e consumi, grazie ad accumulatori (batterie) che si ricaricano con la decelerazione o con il motore termico.
Il tutto viene gestito da un sistema dotato di centraline sofisticate che permettono una maggiore efficienza rispetto ai sistemi endotermici puri, poiché sfruttano i benefici dei rispettivi motori.
Le vetture ibride possono viaggiare, anche se per brevi tratti, solo in elettrico, solo con il motore a scoppio, oppure con entrambi (a bassa velocità e durante le ripartenze).
Le auto con motori Mild Hybrid sono invece dotate solo di una piccola batteria supplementare (di solito agli ioni di litio riposta sotto i sedili anteriori o nel vano bagagliaio) che viene caricata durante le decelerazioni e che aiuta il classico motore endotermico durante le fasi di ripartenza attraverso il motorino di avviamento, che in questo caso è anche generatore, attraverso una cinghia.
E’ un “aiutino” che migliora l’efficienza complessiva delle vetture, anche se di poco.
Come funziona la Tecnologia Mild Hybrid
Cruscotto monitoraggio attività sistema ibrido Fiat 500
Con le Mild Hybrid, il motore termico rimane sempre in funzione, salvo durante le soste grazie al sistema Start & Stop che spegne il motore al semaforo.
Il risparmio di carburante può raggiungere il 15% rispetto alla versione tradizionale, e questo non è un risultato eccezionale. Certo il sistema si complica, anche se in maniera ridotta, per ottenere questo tipo di omologazione.
Anche con l’ibrido leggero esistono diverse soluzioni adottate dalle Case per ottenere questa specifica omologazione, a partire dal voltaggio del sistema di accumulo che può essere di 12, 24 o 48 Volt, con batterie di diversa tipologia e capacità.
Le differenze sono importanti ed impattano sui costi e sul beneficio che il sistema produce nella riduzione dei consumi e sul miglioramento delle prestazioni delle vetture, soprattutto nell’uso cittadino e misto.
I vantaggi delle “Ibride leggere” rispetto alle Ibride
La tecnologia Mild Hybrid, a livello di omologazione delle vetture, è uguale in tutto e per tutto alle Full-Hybrid (che costano molto di più) e porta con sé dei benefici fiscali notevoli (riduzione o eliminazione del bollo per 5 anni a seconda delle regioni), l’accesso alle ZTL nei grandi centri (e questo è un vantaggio notevole) e una riduzione delle emissioni di CO2 , che in alcuni casi permette di evitare l’Ecotassa introdotta nel 2019 in Italia (1.500 euro per quelle che emettono tra 110 e 120 grammi di CO2 per chilometro fino a 3.000 euro per quelle che emettono oltre 250 grammi di CO2/km).
I costi addizionali di queste vetture rispetto alle equivalenti con solo motore termico variano a seconda dei produttori e della complessità dei sistemi adottati.
Ecco le new entries Mild Hybrid del 2020
Fiat Panda e Cinquecento
Fiat 500 e Fiat Panda Hybrid Launch Edition
La vera novità di queste due simpatiche vetture non è tanto nel sistema ibrido, che è veramente semplificato al massimo, ma nell’adozione di un nuovo motore Firefly a 3 cilindri 1.0 litri a benzina (leggerissimo con soli 77 Kg di peso) e nella razionalizzazione di tutti i sistemi di bordo per ottenere una riduzione dei consumi, che è il vero obiettivo.
Pensionato lo storico motore “Fire” a 4 cilindri di 1,2 litri, la nuova unità ritorna alle due valvole per cilindro, recuperando elasticità ai bassi regimi e prestazioni in linea con le aspettative.
A supporto del motore termico, Fiat ha sistemato, sotto il sedile del guidatore, una piccola batteria al litio a 12 Volt da e 11 Ah che alimenta il motogeneratore elettrico da 5 cavalli e 20 Nm.
Questo ha la doppia funzione di motorino d’avviamento e di generatore (ricarica la batteria al litio quando si rallenta), oltre che aiutare durante le partenze con una piccola spinta addizionale.
Sotto i 30 Km/h in folle il motore si spegne, massimizzando così la funzione di start&stop. La riduzione dei consumi, e quindi di emissioni di CO2, è in media del 20% e fino al 30% rispetto alle versioni precedenti.
I prezzi di lancio partono da 10.900 euro.
Volvo XC 60
Volvo XC60
Dopo aver lanciato sulla V6 nel 2012 con il D6 Twin Engine, tra le prime ad abbinare una propulsione ibrida Plug-in a gasolio, oggi la Casa svedese/cinese continua la sua politica di elettrificazione della gamma abbinando il motore a gasolio al motore elettrico con le nuove versioni Mild-Hybrid.
Caratterizzate dalla lettera B nella sigla, queste vetture sono pensate per ridurre i consumi ed aumentare il comfort di marcia. La B4 è dotata di un motore 2.0 litri e sviluppa 197 CV di cui 14 derivanti dal motore elettrico che aiuta nelle partenze e spunti.
Il cambio automatico 8G ad otto rapporti rende tutto più fluido e contribuisce al risparmio di carburante anche in autostrada con le ultime marcie “lunghe”.
Il sistema a 48V adottato su questo SUV di classe media rende la vettura ancora più efficiente ed utilizzabile sia in città che nei percorsi misti, oltre a quelli autostradali dove il comfort di marcia è superiore. In extraurbano si potranno percorrere quasi 15 Km/l reali.
Lo 0-100 viene raggiunto in 7,9 secondi, che non è affatto male per una vettura di questa mole e dimensioni, la B5 raggiunge i 0-100 in 7,9 secondi, grazie anche alla trazione integrale AWD che permette di scaricare a terra correttamente tutti i con 254 CV.
I prezzi partono da parte da 51.950 Euro.
Land Rover Discovery Sport Mild Hybrid
Land Rover Discovery Sport Mild Hybrid
Anche Land Rover adotta un sistema ibrido “leggero” a- MHEV (Mild Hybrid Electric Vehicle) a 48 Volt, già sperimentato su Range Rover Evoque.
Il sistema recupera l’energia in decelerazione, dando supporto al sistema frenante che interviene solo in caso di frenate di emergenza o brusche, sfruttando un generatore/starter a cinghia posizionato sul motore.
Il sistema immagazzina l’energia ricavata in una batteria sotto il pianale. Anche qui il sistema start&stop si può attivare sotto i 17 Km/h e per frenare si usa il motore/generatore.
La ripartenza al semaforo è più pronta grazie al supporto del motore elettrico che aiuta a ridurre i consumi. La vettura risulta morbida ed orientata al comfort, in più è un vero fuoristrada e qui può sfruttare a pieno i suoi 108 CV.
Un sistema simile viene adottato dalla purista del fango e dei terreni impervi, la nuova Land Rover Discovery appena lanciata sul mercato.
Esiste anche una versione con motorizzazione Mild Hybrid a benzina da 200 CV o 249 CV.
I prezzi della Land Rover Discovery Sport Mild Hybrid vanno dai 44.200 Euro per la versione da 150 CV.
Kia XCeed MHEV
Kia XCeed Mild-Hybrid
Se la XCeed Ibrida Plug-in (Plug-In Hybrid Electic Vehicle) è costruita a partire da un motore benzina 1.6 GDI (Gasoline Direct Injection) per un totale di 141 CV, la versione Mild Hybrid del Crossover coreano è basata su un motore diesel, sempre 1.6 di cilindrata con due livelli di potenza (115 e 136 CV, con 280 e 320 Nm di coppia), abbinato ad un cambio automatico DCT a doppia frizione a 7 rapporti.
Come con ogni auto Kia venduta in Europa, anche XCeed Mild Hybrid offre sempre fra le dotazioni di serie il controllo dinamico della vettura Vehicle Stability Management (VSM) e il controllo elettronico di trazione ESC.
Un vantaggio di questa fresca e sportiveggiante Crossover è inoltre la garanzia di 7 anni o 150.000 Km, offerta dalla Casa coreana, una garanzia unica che si estende anche alla batteria e al motore elettrico.
Ford Kuga e Puma
Ford Kuga
La terza generazione di Kuga si presenta completamente nuova e con un progetto di elettrificazione della Casa tedesca (la sede europea è a Colonia) americana davvero d’impatto.
Kuga ha fatto scuola tra i SUV in Europa. Forse il primo di segmento C, sulla scia di RAV-4 di Toyota, bello, dinamico e scattante con un design giovane e gradevole.
Oggi la nuova serie si presenta in una veste moderna e quasi irriconoscibile rispetto al modello originale.
Anche qui siamo di fronte a due scenari diversi per il Plug-in Hybrid che è realizzato con motorizzazione 2.5 litri a benzina a ciclo Atkinson, mentre la versione Mild-Hybrid su propulsore diesel 2.0 litri con 150 CV supportato da un motore elettrico.
L’obiettivo è sempre quello della riduzione dei consumi (Ford promette un 30% della gamma nuova rispetto alla precedente) e di conseguenza delle emissioni, grazie alla tecnologia Mild Hybrid da 48 V.
La nuova Kuga porta con se un bagaglio di tecnologia non indifferente.
Stop&Go, Speed Sign Recognition e Lane Centering, supportano nella gestione del traffico in situazioni di stop&start e in autostrada con maggiore tranquillità e sicurezza.
Il Predictive Curve Light e il Sign-based Light hanno la funzione di migliorare la visibilità in situazioni dove la strada è nell'oscurità.
L'Head-up display favorisce la concentrazione dei conducenti a mantenere gli occhi sulla strada e l'Active Park Assist Upgrade consente manovre di parcheggio completamente automatizzate, con la semplice pressione di un pulsante.
BMW Serie 3 e 5 – BMW X3 e BMW X4
Display BMW serie 3
BMW massimizza le sinergie e sfrutta la tecnologia Mild Hybrid che è stata introdotta sulla BMW 520d ed è ora integrata sulle Serie 3, X3 ed X4 equipaggiate con il medesimo motore a quattro cilindri Diesel TwinPower Turbo da 190 CV.
Un sistema simile è adottato sulle motorizzazioni più grandi a sei cilindri TwinPower Turbo della 340d e delle X5 ed X6 xDrive40d e sarà montato anche sulla BMW M440i xDrive con motore a benzina.
La tecnologia della Casa di Monaco prevede una batteria a 48 V che alimenta il generatore di avviamento che una spinta elettrica aggiuntiva di 8 kW/11 CV, utilizzata soprattutto nelle ripartenze in uso cittadino.
Il sistema sfrutta l'energia recuperata in fase di frenata e gestisce lo spegnimento del motore sotto i 15 Km/h per massimizzare la riduzione di emissioni.
Per fornire un esempio di efficienza, BMW dichiara per la Nuova 320d mild hybrid 4,0 l/100 km, poco meno della già efficiente 320d “standard”, con emissioni di CO2 che scendono a 105 g/km.
Prezzi dai 43.000-43.500 euro per 320d berlina con cambio manuale.
Con la funzione di ''veleggio'' attiva, disponibile nelle modalità di guida Comfort ed Eco-Pro, la vettura viaggia a motore spento fino ai 160 km/h.
Ecco le migliori auto mild hybrid 2019
Suzuki Mild Hybrid
Suzuki Swift Mild Hybrid
La giapponese Suzuki propone su SWIFT, IGNIS e BALENO una soluzione Mild Hybrid veramente essenziale con una tecnologia a 12 V dotata di ISG (Integrated Starter Generator) abbinato ad una piccola batteria agli ioni di litio supplementare alloggiata sotto il sedile anteriore con Start & Stop. Il motore elettrico ha una potenza di soli 3 CV e garantisce un risparmio di carburante del 15%. Il prezzo è di circa 1.000€ rispetto alle versione “normale” ed è compatibile con le versioni 2WD e 4WD e GPL.
Renault SED-Hybrid Assist
Renault Scenic Hybrid Assist
Renaut introduce delle Scenic e Grand Scenic Hybrid Assist, sfruttando il motore diesel 1.5 dCi da 110 CV abbinato ad un motore elettrico di assistenza allo spunto che assiste il motore termico, che resta in funzionamento continuo (sempre acceso ad eccezione delle soste gestite dallo Start & Stop). Il sistema francese (diesel Mild Hybrid) permette il recupero dell’energia nelle fasi di decelerazione e frenata. Anche in questo caso siamo di fronte ad un sistema semplice e affidabile che funziona però con una batteria addizionale da 48 V (48 volt mild hybrid system). Il motore elettrico ha una potenza di 10 kW (13,6 CV, per un apporto di coppia fino a 15 Nm), il sistema SED Hybrid Assist ha un peso di 78 kg.
Con questo sistema la riduzione possibile con il motore SEP Hybrid Assist è circa dell’8-10% rispetto a quelli del motore Energy dCi 110 standard. Il consumo medio omologato passa da 25,6 a 27,7 km/l mentre le emissioni di CO2 calano da 100 a 94 g/km. La Scénic dCi 110 Hybrid Assist Bose costa 30.800 euro.
Audi A4, A5, A6, A7 e A8
Anche Audi presenta la propria soluzione Mild Hybrid e la abbina sia ai motori a benzina che a quelli a gasolio. Sulle vetture “piccole” come la A4, A5 4 cilindri 2.0 da 245 CV a benzina, che si affianca al diesel 2.0 da 190 CV. L’ibrido leggero si appoggia alla rete elettrica di bordo a 12 volt, che permette al motore di spegnersi quando l’auto avanza per inerzia e avvia più dolcemente lo start & stop. Alla base del sistema RSG (alternatore-starter azionato a cinghia) collegato all’albero motore a cui è collegata una batteria agli ioni di litio da 0,5 kWh, collocata sotto il piano di carico del bagagliaio. In fase di decelerazione è possibile recuperare fino a 10 CV di potenza.
Le grandi Audi A6, A7 e A8 sfruttano un sistema elettrico maggiorato a 48V abbinato al motore benzina 3.0 da 340 CV. Si abbina al motore un alternatore a cinghia (chiamato BAS), collegato direttamente al motore termico. Il BAS fa procedere l’auto per inerzia fra 55 e 160 km/h e spegne il motore già a 22 km/h, il tutto per consumare meno carburante.
Audi A7 Mild Hybrid System
Kia Sportage Mild Hybrid
Anche la Casa coreana offre ora una versione Mild Hybrid diesel sul suo SUV di successo. La variante elettrificata a sistema a 48V su base turbodiesel 1.6, è concepita in un’ottica di ottimizzazione dei consumi e di riduzione delle emissioni.
Troviamo qui un sistema elettrico misto con un circuito principale a 12V per l’azionamento dei sistemi ausiliari di bordo, e, grazie alla presenza di un convertitore DC/AC che consente alla batteria “parallela” a 48V la gestione del generatore di energia MHSG i-Mild Hybrid Start-Generator con funzione di starter, collegato all’albero motore mediante cinghia di trasmissione, che nelle fasi di accelerazione fornisce fino a 13,6 CV, oppure trasforma l’energia del propulsore diesel in potenza elettrica quando lavora in modalità generatore.
La riduzione dei consumi, per la nuova Sportage 1.6 Mild Hybrid consente valori di emissioni di CO2 complessivamente abbattute fino al 4%.
Kia Sportage Sportage 1.6 Mild Hybrid
JEEP Renegade
Il SUV italo-americano beneficerà del sistema Mild Hybrid a 12 e 48 volt introdotte che verrà introdotto anche su Fiat 500X in abbinamento ai nuovi motori Firefly a partire dal 2020.
Stiamo parlando della Jeep Renegade a trazione integrale dotata di motore termico 1.3 turbo benzina in associazione a motore elettrico, per una potenza di sistema (nelle versioni plug-in) che può raggiungere i 190 e i 240 cv che adotta uno schema di trazione integrale che in Jeep, proprio in virtù della sua natura "mista", battezzano 4x4e.
JEEP Renegade Mild Hybrid