Storie
12/09/2017

La Cinquecento compie 60 anni

La piccola Fiat è più giovane che mai
La Cinquecento compie 60 anni

Hai tirato l’aria? Fai la doppietta, altrimenti gratta! Credo che ci sia lo spinterogeno da rivedere perché non parte bene. Hai chiuso il deflettore che entra un’aria? Apri il cofano che dobbiamo fare benzina?

Da quanto tempo non sentiamo queste frasi, ormai obsolete, quando andiamo in macchina? La prima 500 aveva il riscaldamento azionabile con una levetta, come quella dei rubinetti, dietro i sedili anteriori, e questo permetteva di gettare un po’ d’aria calda attraverso due bocchette sotto la plancia. 

Interni vecchia Fiat 500

Sul cruscotto c’erano pure gli interruttori principali, quello dei tergicristalli (solo anteriore naturalmente), quello delle luci e, separato, quello della luce del quadro (conteneva di fatto il tachimetro e due spie rosse: quella della pressione dell’olio e quella della riserva di carburante).

Tutte le diavolerie moderne più o meno utili e funzionali non esistevano e nessuno se le aspettava all’interno della vettura. Tutto era manuale.


Essendo il motore posteriore, il serbatoio (non si usava ancora metterlo sotto il sedile posteriore per ragioni di sicurezza) era davanti alle gambe del guidatore e, per fare benzina, si doveva aprire niente di meno che il cofano anteriore, dove c’era spazio per il crick, ruota di scorta (allora fondamentale - ora alcune vetture non l’hanno neppure in dotazione e viene rimpiazzata con un kit di gonfiaggio) ed una borsa per i passeggeri.

Fiat 500 anni 60

Pensiate che la vera ed originale Cinquecento, per intenderci la serie degli anni ‘57 e seguenti, avesse l’aria condizionata, le cinture di sicurezza, l’air-bag, l’ABS, i sensori di parcheggio o il navigatore satellitare? Niente di tutto questo, eppure fu un successo ineguagliato per quasi vent’anni.

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Bellissima ed incredibilmente simpatica, integralmente italiana nella sua più profonda essenza, la Cinquecento è stata la sintesi di un paese, l’Italia, che voleva ardentemente uscire dal dopoguerra ed entrare nell’era della modernizzazione e dell’industrializzazione di massa.

Lavatrici e frigoriferi in ogni casa. E l’automobile, anche con le cambiali se possibile.

Torino 1957 sfilata di lancio Fiat 500

Quella che ora per noi è una vettura da città, alla fine degli anni ’60 era l’automobile di famiglia per chi se lo poteva permettere.

Faceva concorrenza alla più grande 600, già sul mercato da due anni.

Costava 465 mila Lire! 

La 500 Normale e la 500 Economica, lanciate a pochi mesi dal debutto in occasione del Salone di Torino del ‘57, per ovviare ad un problema che “affliggeva” la prima versione: la mancanza di un vero divanetto posteriore e l'omologazione per due soli posti. Poi arrivò nel 1958 arriva la 500 Sport, con il tetto rigido al posto di quello apribile, e la caratteristica fascia rossa sulle fiancate.

Locandina 60 anni Fiat 500

Il 1959 è l’anno della 500 Sport tetto apribile e un anno più tardi è la volta della 500 Giardiniera – antesignana delle Station Wagon attuali, piccola famigliare più lunga di 10 cm della “berlina”, sempre con motore posteriore ma sistemato “a sogliola” sotto il pianale di carico per non rubare spazio al bagagliaio.

Nell'autunno del 1960 la 500 diventa 500 D con cilindrata aumentata e velocità che tocca i 95 km/h. 

Nel 1965 cambia la posizione delle porte: diventano “controvento” e la denominazione diventa 500 F, affiancata nel 1968 dalla 500 Lusso.

Nel 1972, infine, arriva l'ultima variante della 500, denominata R che peraltro subisce soltanto pochi ritocchi rispetto alle versioni precedenti.

La sua carriera durò per ben 18 anni con 4 milioni di esemplari alle spalle, di cui 400.000 esemplari ancora circolanti (io stesso ne posseggo uno del gennaio 1968 – qualche giorno più giovane di me). Cessò di essere prodotta nel 1975.

Ha rappresentato la capacità tutta italiana di sintetizzare in piccola taglia quello che gli altri produttori realizzavano in ben più spazio.

Piccola, spartana, semplice e robusta, conquistò il pubblico del miracolo economico a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 quando vennero costruite le prime autostrade che collegavano il paese da nord a sud e si formarono i primi ingorghi.

Le famiglie andavano in vacanza per la prima volta e si guardava alla vita con ottimismo ed un pizzico di spensieratezza.

Fiat 500 comparazione

Era la Dolce Vita, il miracolo economico, l’industrializzazione di massa.

Era il simbolo di un paese che finalmente usciva dal dopoguerra ed imparava a costruire, la Cinquecento era un’icona del nostro paese nel mondo.

Ora, davanti a noi ecco il modello 500 Millenial, rifinito ed accessoriato per l’occasione e dotato di colori ed allestimenti speciali.

Dopo 10 anni dal lancio, il nuovo modello riprende le linee della Cinquecento originale e le esalta in salsa tecnologica grazie ad una scocca moderna e motori sobri ed efficienti (motore e trazione anteriore a differenza della prima che era “tutta dietro”).

Nuova Fiat 500 frontale

La personalità originale è mantenuta ed esaltata dallo stile italiano ineguagliabile e da tocchi di design che dalla carrozzeria agli interni rendono questa piccola city car esclusiva ed accattivante.


Ad oggi ne sono state prodotte 1.800.000 unità. Dal 2010, con l’avvento di FCA che include anche Chrysler & Jeep, la 500 viene prodotta anche in Messico per i mercati del nord e sud America.

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Incredibile, chi lo avrebbe mai detto, a New York si vedono circolare per strada le piccole Cinquecento italiane, disponibili anche in versione completamente elettrica!

La Cinquecento è nata il 4 luglio, un giorno importante.

E’ quello dell’Indipendanza degli Stati Uniti d'America!

E' quello che celebra la dichiarazione che ha creato di fatto la separazione legale delle colonie americane dalla Gran Bretagna ed ha posto le basi per la nascita dell'Unione (U.S.A.).

Fiat 500 vecchia e nuova a confronto

Ben 181 anni prima che nascesse la piccola vettura italiana. Il giorno della libertà.

Sarà un segno?

Vi rimandiamo all'articolo con il video celebrativo dei 60 anni, con Adrien Brody e Anna Manuelli.


Quando ne vedo passare una, ancora mi giro a guardarla se è quella “originale”, quella col motore bicilindrico posteriore raffreddato ad aria col suo suono inconfondibile e scoppiettante che alcuni chiamano rumore.

Fiat 500
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