Elettriche & ibride
28/03/2019

Volkswagen e Citroën presentano a Ginevra novità stravaganti e futuristiche: Ecco Buggy e Ami One

Nel futuro c'è anche stravaganza e novità, non solo auto di tutti i giorni
Volkswagen e Citroën presentano a Ginevra novità stravaganti e futuristiche: Ecco Buggy e Ami One

Al salone dell’Auto di Ginevra non troviamo soltanto le automobili che verranno introdotte sul mercato nei prossimi anni ma anche sperimentazioni “estreme” che a volte appaiono più come provocazioni che vere e proprie soluzioni per la mobilità, ma anche vetture che poi verranno sviluppate per i mercati e ingegnerizzate per la produzione di serie.

Tra queste abbiamo selezionato due esempi significativi che rappresentano l’innovazione del design, della tecnologia o dell’utilizzo per il consumatore.

Un ritorno al futuro è rappresentato dalla Volkswagen ID Buggy, erede della mitica Dune Buggy che si vedeva circolare negli anni ’60 (sulle spiagge della California è diventato un mito) soprattutto d’estate quando il caldo e l’aria di vacanza lo permettevano. Allora era realizzata sul telaio del Maggiolino, di fatto l’architettura adottata dalle prime Porsche, ha permesso di costruire una vettura senza particolari limiti (il telaio portante permetteva di attaccare qualsiasi carrozza).

La nuova ID Buggy è una Due posti secchi senza tetto, senza portiere e con tanta libertà di poter personalizzare la carrozzeria grazie all’adozione di strutture in alluminio-acciaio-plastica. Il telaio del parabrezza è rinforzato ed è abbinato a un arco di protezione centrale antiribaltamento.

Volkswagen ID Buggy al Salone 2019

Volkswagen ID Buggy al Salone 2019

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Non si può parlare veramente di interni in quanto anche questi fanno di fatto parte integrante della carrozzeria e ne diventano un elemento distintivo, sia per il design che per i materiali tecnologici utilizzati (poggiatesta e cinture sono integrate nella struttura a guscio dei sedili) e per i tessuti progettati per la massima durabilità sotto sole, sabbia e acqua e per la facilità di lavaggio.

406 centimetri, 250 chilometri di autonomia, 204 cavalli, 160 Km/h di velocità massima, questi sono i numeri di questo prototipo che probabilmente non vedrà mai la luce sotto la forma di Buggy, ma la sua piattaforma flessibile MEB è la stessa che fungerà da base per i futuri modelli del gruppo Volkswagen completamente elettrici di alta diffusione come VW ID che uscirà nel 2020 o la Seat el-Born già annunciata al Salone di Ginevra.

Trasparenza Volkswagen ID Buggy

Trasparenza Volkswagen ID Buggy


Completamente diverso invece il discorso per la Citroën Ami One. Anche la Casa francese (che quest’anno compie 100 anni) riprende il nome di una famosa utilitaria degli anni ’60 (la Ami 6 e Ami 8) per proporre un concetto di mobilità semplice, elettrica e sfruttabile anche in modalità “Sharing”, superando l’idea di proprietà e muovendosi verso un discorso di mobilità futura che ne prevede solo l’utilizzo.

Di fatto la Concept Ami One non è un’automobile ma rientra nella categoria dei quadricicli biposto che si possono guidare a 16 anni senza patente (velocità massima 45 Km/h e 450 Kg di peso). Un’auto che non è un’auto ma si guida come una normale vettura e si parcheggia con la facilità di un ciclomotore.

Citroen Ami One al Salone 2019

Citroen Ami One al Salone 2019

Side up Citroen Ami One

Side up Citroen Ami One

Il concetto di utilizzo puro è il centro dell’attenzione degli sviluppatori francesi che hanno pensato di poter far gestire la Ami One dallo smartphone, dalla ricarica, alla ricerca del percorso e delle colonnine elettriche, alla gestione dei costi, fino alla gestione dei comandi vocali e infotainment. Qualcuno lo definisce un ecosistema digitale smart grazie all’head-up display per l’interfaccia uomo-macchina, l'app Charging Pass per identificare le stazioni di ricarica, Trip Planner per la navigazione.

Ami One è un piccolo cubo su ruote a trazione elettrica per muoversi in libertà e senza stress in ambito metropolitano (2,50 metri di lunghezza, 1,50 m di larghezza, 1,50 m di altezza). Due ore per la ricarica della batteria al litio che garantisce un’autonomia (limitata) di 100 Km. E’ concepito in ottica di simmetria per ridurre al massimo i costi e per massimizzare la semplicità costruttiva.

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La porta del guidatore (che è esattamente uguale a quella del passeggero) è incernierata dietro, mentre dall’altro lato è fissata avanti. Lo stesso vale per il cofano che, girato, diventa il portellone posteriore. Il pacco batterie agli ioni di litio è posizionato sotto al pianale per garantire il massimo spazio e la massima sfruttabilità a bordo (dietro i sedili è previsto uno spazio per alloggiare piccoli oggetti o trolley).

C’est facile!

Interni Ami One Concept

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Volante Ami One Concept

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